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Bingo e tombola: le tre principali differenze tra i due giochi

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Non tutti i giochi pretendono che chi li pratica abbia qualche particolare abilità. Si pensi ad esempio alle lotterie e alle estrazioni, oppure alla roulette. In quel caso tutto è affidato alla sorte e alla fortuna e ogni giocatore vale come l’altro. Per questo i giochi di questo tipo sono noti perlopiù per il loro potere aggregante. Il bingo e soprattutto la tombola si giocano prevalentemente nel periodo natalizio, quando è più facile ricongiungersi con i propri cari. I giocatori non devono fare granché in questi casi, se non limitarsi a seguire l’uscita dei vari numeri e sperare che sia quello vincente. Nella tombola e nel bingo è necessario acquistare infatti delle cartelle sulle quali sono stampati 15 numeri, che vanno marcati di volta in volta.

L’origine della tombola è piuttosto datata e risale al XVIII secolo, quando Re Carlo III di Borbone provò a legalizzare il lotto per ottenerne ricavi, incontrando l’opposizione di un frate domenicano che riteneva il tutto immorale. A sua volta, per opporsi al re, il popolo napoletano inventò una variante casalinga del lotto che faceva uso di cestini di vimini e di numeri incisi sul legno. Nacque così la tombola, che curiosamente si diffuse prima in altre città d’Italia e solo più tardi a Napoli. La quantità dei numeri del tabellone è legata alle vecchie elezioni dei membri dei Serenissimi Colleghi, che chiedevano di scegliere tra 90 candidati.

Anche nel bingo, di origine più moderna, i numeri sono 90, ma a differenza della tombola non c’è una corrispondenza con i significati offerti dalla Smorfia. Il bingo è perlopiù un gioco d’azzardo, non è eccessivamente legato al folklore e alla tradizione. Il gioco nacque nel 1929, quando in Georgia un giocattolaio americano partecipò a lotteria conosciuta come “beano” e dopo aver vinto urlò erroneamente “bingo” invece di “beano”. Il termine piacque agli altri partecipanti e in seguito fu continuamente ricordato dagli altri giocatori, al punto da influenzare la futura denominazione del gioco. Un’altra differenza rilevante tra il bingo e la tombola risiede nel numero delle versioni alternative del gioco: nel bingo è possibile giocare con cartelle e tabelloni che presentano meno dei 90 numeri canonici.

Sia il bingo sia la tombola possono essere giocati in grandi sale pubbliche, sebbene negli ultimi anni le licenze che concedono l’apertura delle stesse siano diminuite drasticamente, lasciando sempre più spazio alle piattaforme digitali. Il bingo garantito presente online tende a rendere l’esperienza di gioco realistica, tuttavia non può certo ricreare le atmosfere tipiche delle lunghe tavolate, in cui l’interazione tra le persone in carne ed ossa fa da contorno alle partite. Un’ultima differenza tra il bingo e la tombola è rappresentata dalla quantità di premi messi a disposizione dei giocatori.

Ambo, terno, quaterna, cinquina e tombola sono noti a tutti, ma solo la cinquina e l’equivalente della tombola sono presenti nel bingo, che però consente ai giocatori di vedere crescere la vincita finale se questa avviene in un momento specifico della partita. Insomma, bingo e tombola sono indubbiamente molti simili, ma i dettagli sono tali da farli considerare tranquillamente come due giochi diversi.