Rotoli termici: cosa sono e a cosa servono

Hai mai sentito parlare dei rotoli termici? I rotoli termici sono un tipo speciale di carta. Speciale ma affatto rara da vedere. Ogni volta che acquisti qualcosa in un negozio, ti càpita di tenere in mano questa carta, almeno per qualche secondo. Sì, perché la carta termica è proprio la materia prima degli scontrini fiscali. Si tratta di carta speciale perché è leggera ma abbastanza resistente e, quel che più è importante, viene stampata al momento, in pochissimo tempo, con un registratore di cassa o, fatto sempre più comune, con un dispositivo POS – quelli usati per pagare con i bancomat e con le carte di credito, per intenderci.

Dicevamo che si tratta di carta speciale. Per quale motivo? Per permettere una stampa pressoché istantanea con dispositivi di medie o piccole dimensioni, i rotoli di carta termica devono avere un lato semi-lucido, così da “catturare” l’inchiostro e conservarlo sul supporto. In pratica, nel corso di processo di lavorazione, i rotoli termici sono ricoperti con una emulsione fatta con due “ingredienti” principali: il colorante e la sostanza reattiva. In breve, funziona in questo modo: una volta che il dispositivo ha ricevuto il comando di stampa dello scontrino, la testina presente all’interno dello strumento si scalda in brevissimo tempo e sfiora il supporto di carta; questa azione genera la reazione tra il colorante e il reattivo, il che permette, quindi, di “imprimere” su carta lettere e numeri per la stampa dello scontrino fiscale.

In realtà, i rotoli termici non sono indispensabili solo per la stampa degli scontrini nei negozi. Al contrario, esiste un grande e assortito mercato. Per esempio, hai presente le etichette adesive che stampi quando pesi la frutta e la verdura al supermercato? Ebbene, anche loro sono realizzate a partire da rotoli di carta termica. Al pari dei biglietti che stampi quando devi fare la coda in un ufficio postale o in un qualunque altro luogo pubblico.

I rotoli termici sono usati anche per stampare i biglietti dei parcheggi a pagamento – e sì pure quelli per le contravvenzioni.

Da questo, puoi dedurre con facilità che esistono rotoli di carta termica di dimensioni e tipi differenti. Per ogni uso, quindi, esiste il rotolo di carta termica adatto.

Ovviamente, tutti questi rotoli termici sono realizzate a partire da carta di qualità. Per riconoscere un buon prodotto, verifica che siano sempre presenti i loghi BPA free e FSC.

BPA è l’acronimo che indica l’assenza di bisfenolo A nei rotoli di carta termica. Il bisfenolo è un composto organico usato, fino a non molti anni fa, in molti comparti produttivi e, nel caso della carta termica, serviva come colorante per la stampa degli scontrini. Messo al bando dall’Unione Europea, il bisfenolo A non può più essere impiegato a partire dall’inizio di quest’anno – la sostanza sembra possa comportare dei rischi, anche gravi, per la salute dei consumatori.

La sigla FSC sta per Forest Stewardship Council e indica l’organizzazione internazionale senza fini di lucro impegnata nella salvaguardia del patrimonio forestale in tutto il mondo. Se un qualunque prodotto realizzato con la carta presenta questo logo, ecco che hai la certezza che la materia prima proviene da foreste controllate e rispettate. Anche in questo modo, si riesce quindi a conciliare l’esigenza produttiva con il rispetto dell’ecosistema e dell’ambiente in cui viviamo.

Anche se il più delle volte non ci fai caso, la carta termica fa parte della nostra vita. Sapere cos’è e come viene realizzata è una curiosità che ci rende tutti un po’ più attenti e consapevoli rispetto a quel che ci passa ogni giorno fra le mani.

autore:

martina

Martina è una copywriter specializzata in economia, business e finanza. Con una laurea in Economia e un decennio di esperienza, ha collaborato con aziende leader e start-up innovative, creando contenuti chiari e coinvolgenti. Appassionata di scrittura persuasiva, si impegna a fornire valore e chiarezza in ogni progetto.

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