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Torino-Juve: una sfida che vale molto più di tre punti

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L’estate è finita, il campionato sta entrando nel vivo e l’inizio di ottobre ci regalerà subito uno dei derby più curiosi della Serie A. Stiamo parlando di Torino-Juventus, la stracittadina piemontese per eccellenza. Granata e bianconeri si incontreranno nella settima giornata di campionato, ma rispetto agli anni passati la sfida che ci apprestiamo ad analizzare potrebbe regalare sorprese. Il Torino ha cambiato registro con Ivan Juric e vorrebbe provare ad alzare l’asticella per non puntare a una semplice salvezza. La “Vecchia Signora”, invece, sta pagando ancora la falsa partenza stagionale e mira a risalire la china quanto prima per iscriversi alla corsa per lo scudetto.

Il “Toro” ha un problema in avanti. Belotti ha già saltato parecchie partite per infortunio e non è al meglio. Senza di lui i granata perdono parecchio in fase realizzativa. Dopo le prime sconfitte di misura subite dall’Atalanta e dalla Fiorentina, sono arrivati i successi con Salernitana e Sassuolo, ma la strada verso la gloria è ancora lunga. Se il Torino vuole andare in Europa dovrà fare molto di più. Tre punti strappati alla Juventus sarebbero indubbiamente importantissimi. A prescindere, il “Toro” non vanta una grande tradizione nel derby e bisogna cambiare andamento.

La Juventus, invece, era partita con l’idea di prendersi quello scudetto che è clamorosamente sfumato l’anno scorso, quando la squadra guidata da Pirlo ha rischiato di non arrivare nemmeno in Champions League. Il ciclo è ufficialmente terminato e adesso bisogna ripartire da zero. Dopo quasi un decennio trascorso a vincere scudetti, però, non è facile. Agnelli ha scelto per questo motivo di affidarsi a Massimiliano Allegri, che la Juve contemporanea la conosce meglio di chiunque altro. Anche il tecnico livornese, però, ha incontrato notevoli difficoltà. Bisogna ammetterlo: il valore della rosa non è paragonabile a quella del passato, quando buona parte della formazione titolare bianconera coincideva anche con quella della Nazionale.

Dal canto suo il Torino può contare su qualche elemento di qualità. Izzo e Ansaldi hanno esperienza, Lukic può tirare fuori il coniglio dal cilindro e Verdi è imprendibile quando è in giornata. Serve però il miglior Belotti per contrastare una Juventus affamata di vittorie. Non siamo abituati a vedere una “Vecchia Signora” arrendevole. Siamo ancora a inizio stagione e i bianconeri non possono assolutamente permettersi sfondoni epici. Ronaldo non c’è più, ma la sua partenza in extremis non può fungere da alibi. Dybala era arrivato a Torino ancora prima di CR7 ed è ora che sia lui a prendersi la squadra sulle spalle. Chiesa non gli farà mancare nulla.

Nessuna delle due formazioni vive una condizione di forma ottimale. Di conseguenza le quote sul derby della Mole Torino-Juventus vedono comunque favoriti gli ospiti. Il Torino non vince questa partita dal 2015, quando andarono a segno Darmian e Quagliarella, che si scambiarono peraltro gli assist. Gli ultimi cinque precedenti hanno visto tre successi della Juve e due pareggi con gol. Insomma, un’affermazione dei granata sarebbe sicuramente storica a questo punto. Se il “Toro” vuole colpire deve approfittarne adesso. Alla storia della Juve delusa e ferita non crede nessuno…