Il mondo dei videogiochi minaccia Hollywood grazie alle sue star e alla sua tecnologia

Quella del cinema sembrava un’industria destinata a non tramontare mai, ma il super-tecnologico mondo del gaming sembra aver trovato la ricetta giusta per diventare il settore dell’intrattenimento più gettonato dal pubblico.

La giusta combinazione di tecnologia e intrattenimento

Certo, il mondo del cinema non è affatto in crisi, ma i videogiochi sono diventati negli ultimi anni i principali concorrenti del piccolo e grande schermo. Ne sono la prova gli incassi di entrambi i settori a pochi giorni dal lancio delle loro produzioni di punta: se nel 2017 Call of Duty: WW2 ha incassato solo tre milioni in meno rispetto a 1,3 miliardi incassati dall’ottavo episodio di Star Wars al cinema, secondo un studio sui videogiochi condotto l’anno successivo, Fortnite, con 2,4 miliardi di dollari, ha incassato quasi il doppio del blockbuster Marvel Pantera Nera. Hollywood stessa sembra sapere che gli amanti dei videogiochi rappresentato un grosso bacino di potenziali spettatori e ha iniziato a produrre film ispirati ai principali giochi come Tomb Raider e il chiacchierato Sonic.

Ma perché il pubblico sembra amare così tanto i videogiochi? Tra le principali ragioni spicca senza dubbio l’interattività, che rende il giocatore parte della storia, elemento ora reso ancora più immersivo grazie alla realtà virtuale e agli speciali visori che permettono di effettuare movimenti fisici direttamente nel gioco, vivendo in prima persona le ambientazioni. Altro aspetto di punta è la comodità e il facile utilizzo dei videogiochi: come succede anche per i casinò online, preferiti spesso a quelli fisici, i giocatori sembrano amare la possibilità di giocare direttamente a casa senza però rinunciare a un’esperienza di alta qualità, quando invece servizi che offrono film e serie tv on demand come Netflix e Amazon Prime non riescono a offrire un prodotto equiparabile al cinema.

 

Le star dei videogiochi

L’avanzata tecnologia utilizzata nella produzione di videogiochi permette inoltre di sfruttare al meglio le voci e, grazie alla motion capture, anche i volti dei doppiatori e degli attori. Il mondo del gaming vanta infatti star come Nolan North e Troy Baker che sono oggi nomi di punta nel mondo del doppiaggio di videogiochi e il cui patrimonio ammonta a diversi milioni di dollari. Sembra però che anche le star di Hollywood abbiano colto appieno quale grande potenziale si celi dietro i videogiochi e hanno iniziato a prestare le proprie sembianze e la propria voce a giochi celebri come Assassin’s Creed, in cui Lucy Stillman è doppiata da Kristin Bell, e Call of Duty-Infinite Warfare in cui l’ammiraglio Salen Kotch ha la voce e il volto di Kit Harringon, celebre per aver interpretato Jon Snow in Game of Thrones.

Il mondo dei videogiochi è finalmente uscito dall’ombra e continua a fatturare miliardi di dollari l’anno. Grazie a una fortunata combinazione di tecnologia e cast stellari, i videogiochi sembrano essere il principale metodo di intrattenimento del domani.

 

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